venerdì 20 aprile 2012

Bicifestazione Salvaiciclisti - 28 aprile




Ormai sono tantissimi i blog di ciclismo che hanno dedicato spazio a questa prossima manifestazione, ma ci sembra doveroso aggiungerci al coro dato che, spesso, prima di raggiungere boschi e sterrati dobbiamo anche noi fare i conti con il traffico cittadino.

Il 28 aprile migliaia di cittadini scenderanno lungo via dei Fori Imperiali per manifestare convinti che la "bicifestazione" possa essere una occasione per dire stop al massacro di pedoni e ciclisti che le nostre strade ogni anno registrano, quasi mille i decessi nel 2010.

Questa campagna "Salva Ciclisti" in realtà è partita dall'iniziativa Cities fit for cycling lanciata dal Times che ha
stilato un manifesto suddiviso in 8 punti (http://www.thetimes.co.uk/tto/public/cyclesafety/article3367277.ece) in cui si chiede alle città di andare incontro ai ciclisti adattando maggiori norme di sicurezza.

In breve cosa si chiede?
1- i camion dovrebbero adattare maggiori sistemi di sicurezza (specchi supplementari, sensori, allarmi acustici...) per evitare di investire i ciclisti
2- i 500 nodi stradali più pericolosi devono essere identificati e riprogettati inserendo luci e specchietti
3- maggiore controllo nazionale di piste ciclabili
4- devono essere messi a disposizione dei soldi (100 milioni di sterline l'anno) per una infrastruttura di classe mondiale che si occupi di ciclismo
5- nei test di guida deve migliorare la formazione dei ciclisti e dei conducenti
6- 20 km/h dovrebbe diventare il limite di velocità in tutte quelle zone in cui non c'è una pista ciclabile
7- le imprese dovrebbero sponsorizzare le piste ciclabili
8- ogni città dovrebbe nominare un commissario che tuteli e porti avanti delle riforme

Questo è ciò che si chiede in Inghilterra. In Italia le richieste variano in qualche punto (il limite di velocità ad es. è di 30 km/h), ma la sostanza è la stessa: una rigida attuazione del Codice della Strada e una maggiore sensibilizzazione di chi sta ai vertici e può, ma soprattutto, deve fare di più per far sì che non ci siano più gli scempi che si vedono in giro, cioè spezzoni di piste ciclabili, ma un percorso realizzato a norma!

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